In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il Teatro Marrucino di Chieti si è trasformato in un luogo di riflessione e dialogo grazie allo spettacolo “Generazione Z: fuori e dentro lo schermo”, scritto e interpretato da Vincenzo Olivieri. L’evento, promosso dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo e dal Corecom Abruzzo, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, ha coinvolto alunni di diverse scuole della città in un percorso che mette al centro i loro bisogni e le loro voci.
Questo progetto rappresenta un passo concreto per affrontare i disagi dei più giovani, riunendo attorno a un tavolo tutte le istituzioni: scuole, università, forze dell’ordine e famiglie. Nei prossimi mesi, il programma si arricchirà con la diffusione di video educativi nelle scuole, per affrontare le sfide più pressanti che i ragazzi vivono oggi.
Il presidente del Corecom Abruzzo, Giuseppe La Rana, ha ribadito il valore di questa iniziativa all’interno del più ampio progetto di DigitalCives per il benessere dei minori in Abruzzo: “Questi momenti di confronto segnano un’importante svolta, permettendoci di costruire un dialogo diretto con i ragazzi e comprendere davvero le loro esigenze. Con Digital Cives, Futuro Hub e ora con questa iniziativa, vogliamo garantire loro strumenti utili per affrontare temi delicati come il sexting, il cyberbullismo e la media education. La scuola è il punto di partenza per costruire un futuro più consapevole.”
"Questa giornata è un’occasione preziosa per ricordare quanto sia fondamentale tutelare i diritti di bambini e adolescenti – ha sottolineato Maria Concetta Falivene –. In un mondo dove il digitale permea le loro vite, il nostro compito è accompagnarli verso un uso più consapevole e sicuro della tecnologia, ascoltando i loro disagi e offrendo risposte concrete. È un impegno che portiamo avanti con determinazione insieme alle scuole, alle istituzioni e alle famiglie.”
A tutti i ragazzi presenti sono stati consegnati oltre 400 opuscoli di DigitalCives e il loro interessamento all’evento ha permesso anche la somministrazione del questionario anonimo del progetto DigitalCives il cui fine è lo studio di come i ragazzi utilizzino le nuove tecnologie.
Un evento che non si limita a sensibilizzare, ma che getta solide basi per un’azione condivisa e duratura, mettendo al centro i diritti e le aspirazioni delle nuove generazioni.
"